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Luminere

tradizioni scenografiche

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Viviamo in un'epoca di sconvolgimenti culturali. Più ci avviciniamo alle grandi (e ormai anche piccole) città, più percepiamo un totale disinteresse per i culti, le tradizioni e le identità culturali. Questa tendenza è ormai diffusa in quasi tutta la nostra penisola, dove la vita è dominata da una frenetica corsa alla sopravvivenza, causata da un sistema profondamente radicato che favorisce solo pochi privilegiati a discapito della maggioranza della popolazione.

Il Sud Italia, in particolare la Calabria, è stato vittima di un'industrializzazione senza regole che ha portato pochi benefici e molti svantaggi, come il disinteresse verso un migliore sviluppo agrario, lo spopolamento, distruzione di habitat naturali e la criminalità organizzata. Tuttavia, questa regione ha sempre mantenuto salde le sue radici nei culti cattolici e nelle tradizioni secolari, resistendo con grande sforzo a questo forte vento di cancellazione culturale. Lo fa attraverso eventi simbolici che coinvolgono migliaia di persone, non necessariamente legate a un simbolo liturgico specifico, ma che si riconoscono pienamente nella tradizione e nella valorizzazione della propria 

cultura. È una vera forma di resistenza.

Le luminere di Pentone costituiscono un evento di straordinaria unicità nel panorama calabrese e nel Sud Italia. Si tratta di un'esperienza straordinaria, una vera performance pirotecnica in cui migliaia di "pupattoli," creati attraverso l'utilizzo di stoffe recuperate, vengono intrisi di un liquido infiammabile e disposti lungo un filo di ferro, illuminando nell'oscurità le creste montuose  sovrastanti il Santuario della Madonna di Termine. 

Le luminere di Pentone non soltanto costituiscono una performance straordinaria, ma rappresentano anche un emozionante richiamo alle antiche tradizioni della regione, tradizioni purtroppo destinate a scomparire. 

Già nel corso del XIX secolo, i mandriani che percorrevano le creste montuose tra impervi sentieri, durante il periodo di transumanza verso il mare, bivaccando accendevano questi focolai che nel tempo si sono trasformati in vere e proprie luminarie utilizzate come un segno di rispetto, un omaggio ed ex voto alla Madonna, celebrando il periodo festivo con una pratica che si è mantenuta fortunatamente intatta, nonostante le non poche problematiche, nel tempo. L'evento si svolge annualmente durante la seconda settimana di settembre, in concomitanza con la festa della Madonna di Termini.  

L'effetto scenografico delle luminere, che si estende per tre giorni consecutivi (giovedì, venerdì e sabato), ha una durata approssimativa di 15 minuti, 

ma la sua preparazione è un lavoro abbastanza impegnativo che richiede una notevole dose di forza, coraggio, dedizione e determinazione.

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