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Luminere

tradizioni scenografiche

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Il meridione d’ Italia, ed in particolare la Calabria, è stato vittima dell'industrializzazione del nord  che ha portato al sud pochi benefici e molti svantaggi come il disinteresse verso un migliore sviluppo agrario, lo spopolamento, distruzione di habitat naturali e la criminalità organizzata. Tuttavia questa regione ha sempre mantenuto intatte le sue radici nei culti cattolici e nelle tradizioni secolari, resistendo con grande sforzo a questo forte vento di appiattimento culturale scaturito in gran parte dalla globalizzazione. Lo fa attraverso eventi simbolici che coinvolgono migliaia di persone, non necessariamente legate a un simbolo liturgico specifico, ma che si riconoscono pienamente nella tradizione e nella valorizzazione della propria

cultura. È una vera forma di resistenza.

 

Le luminere di Pentone, comune in provincia di Catanzaro che conta circa 1900 abitanti,costituiscono un evento di straordinaria unicità nel panorama calabrese e nel Sud Italia. Si tratta di un'esperienza straordinaria, una vera performance pirotecnica in cui migliaia di "pupattoli," creati attraverso l'utilizzo di stoffe recuperate, vengono intrisi di un liquido infiammabile e disposti lungo un filo di ferro illuminando l'oscurità delle  creste dei Colli Cafarda e Termine (a 900mt di altitudine) sovrastanti il Santuario della Madonna di Termine.

Le “Luminere” di Pentone non soltanto costituiscono una performance straordinaria, ma rappresentano anche un emozionante richiamo alle antiche tradizioni della regione, tradizioni purtroppo destinate a scomparire.

Già nel corso del XIX secolo i mandriani che percorrevano le creste montuose tra impervi sentieri, durante il periodo di transumanza verso il mare, bivaccando accendevano questi focolai che nel tempo si sono trasformati in vere e proprie luminarie utilizzate come un segno di rispetto, un omaggio ed ex voto alla Madonna, celebrando il periodo festivo con una pratica che si è mantenuta fortunatamente intatta nel tempo.

L'evento si svolge annualmente durante la seconda settimana di settembre in concomitanza con la festa della Madonna di Termine.

 

Ciò che è interessante al giorno d’oggi è la partecipazione sentita e devota dei giovani, compresi quelli più scettici e lontani da ogni forma di religiosità. Essi scelgono di portare avanti e tramandare con forza, potenza e sincerità tutto il bagaglio culturale che rischiamo di perdere nell’epoca della “cancel culture”. Ho ammirato questa combattività negli occhi dei giovani e nelle loro azioni, nel modo in cui affrontano senza pregiudizi il culto, creando una connessione tra passato, presente e  futuro, senza timore e sfidando ogni difficoltà ed impedimento.

Oggi le "luminere" di Pentone rischiano di scomparire a causa della loro presunta pericolosità, benché in 200 anni non si sia mai verificato un grave incidente.

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